domenica 24 luglio 2011

Roswell: un eterno ritorno


Ancora una volta il caso Roswell conquista la sua ribalta, un onore che non gli è certo nuovo e con il quale, meritatamente, convive da ben 64 anni.
In quest’ultimo periodo non sempre le citazioni sono state di grande interesse, almeno per il mondo ufologico; un libro di Annie Jacobsen quasi interamente da dimenticare e vari file provenienti dal progetto The Vault, promosso dall’FBI, che hanno creato più confusione che altro.
L’ultima novità, quasi in concomitanza con l’anniversario del famoso evento, ci arriva da George Filer, ex ufficiale dell’aeronautica ed ex componente dell’Intelligence americana, il quale ha rilasciato una interessante intervista all’Huffington Post.
Tutti ormai sappiamo cosa accadde quel lontano 8 luglio 1947; la prima pagina del Roswell Record riportò a titoli cubitali la notizia di un Ufo catturato dal gruppo militare areo della città, il Roswell Army Air Field,.
Il giorno dopo, il generale dell’Aeronautica Roger Ramey ritrattò l’intera storia; nessun velivolo extraterrestre, l’oggetto era in realtà soltanto un pallone meteorologico.
Proprio su questa dichiarazione si concentra il racconto di George Filer, il quale, oggi, si dice convinto che Ramey fu costretto a mentire circa l’incidente di Roswell, e che questa sua idea è diventata una vera e propria convinzione subito dopo un’intervista fatta alla moglie di Ramsey, la quale gli avrebbe confidato dell’imbarazzo provato dal marito quando venne costretto ad affermare che si trattava di un semplice pallone.
Secondo il racconto di Filer, la decisione venne presa direttamente dal Presidente Truman:
Ad avallare questa notizia è anche l’ex fisico nucleare Stanton Friedman, il primo ad interessarsi ufficialmente all’intera vicenda, il quale non sembra affatto sorpreso delle rivelazioni di Filer avendo anche lui intervistato la signora Ramsey; ricordando quest’ultimo evento, Friedman ha aggiunto di avere sempre avuto l’impressione che la donna conoscesse intimi dettagli dell’affare Roswell.
Una vicenda da seguire, nel caso Filer rilasciasse ulteriori dichiarazioni, e di certo un nuovo tassello per il quale cercare la giusta posizione nell’intricato puzzle del mistero di Roswell.

Fonte: http://www.giornalettismo.com

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