sabato 26 febbraio 2011

La battaglia di Los Angeles


Durante la notte tra il 24 e il 25 febbraio 1942, si verificò uno degli eventi più misteriosi della Seconda Guerra Mondiale; un numero consistente di oggetti volanti non identificati vennero segnalati nei cieli di Los Angeles, gli oggetti si muovevano nello spazio aereo tra Santa Monica e Long Beach.
La 37° Brigata di Artiglieria Costiera inizia a sparare proiettili anti aerei, ma nessuno degli oggetti sembra minimamente scalfito dal fitto fuoco americano; subito si pensò a bombardieri giapponesi venuti per attaccare gli Stati Uniti dubito dopo Pearl Harbor, ma l’ipotesi venne ben presto scartata e nessuno, fino ad oggi, è mai riuscito a dare una chiara e plausibile spiegazione a quella che viene ricordata come la Battaglia di Los Angeles.
Proprio su questo mistero si muove il nuovo film science fiction/action che dall’11 marzo verrà proiettato nelle sale cinematografiche americane, anche se la trama (per ovvie ragioni commerciali) ci racconta di una terrificante realtà, nella quale la Terra viene attaccata da forze sconosciute.
Forse niente di nuovo sotto il sole, il recente Skyline e l’ormai celebre Indipendence Day si muovono infatti su questa stessa tematica, risulta però interessante sapere che, forse per la prima volta, nello staff dei collaboratori figurano nomi abbastanza noti in campo ufologico.
Spulciando il “dietro le quinte” troveremo infatti il Colonnello Charles Halt, il Capitano Robert Salas, Mark Easter, portavoce nazionale del MUFON, e William Birnes, investigatore ufologico e creatore di Ufo Hunters.
In attesa di vedere nelle nostre sale il film, e nella speranza che la componente ufologica non sia stata del tutto messa in secondo piano o snaturata come spesso accade, riportiamo alcune dichiarazioni tratte da una intervista ai personaggi appena citati.

Robert Salas: Abbiamo la certezza quasi assoluta che forme di vita extraterrestri abbiano visitato il nostro pianeta in tempi passati; io personalmente posseggo una relazione datata 1808, il diario di una donna che racconta di aver osservato strane luci nel cielo del tutto simili a quelle di Los Angeles. Non posso rispondere sul fatto se attaccheranno domani o se non accadrà nulla di tutto ciò, è però un dato di fatto che il nostro governo conosce molto più di quanto ci dice.


William Birnes: Quasi sempre, quando si parla di Ufo, si tende a discutere su quanto è già stato documentato; quello che accadde nel 1942 contribuì di certo alla decisione di tacere su quanto stava accadendo, come si sarebbe potuto tentare di opporsi a un attacco alieno con migliaia di civili che correvano terrorizzati per le strade?
Quella decisione di ricorrere al silenzio è valida ancora oggi.


Charle Halt: Di certo l’America ha dei piani di emergenza qualora insorgessero situazioni del genere, cosa che implicitamente ammette la presenza degli extraterrestri. Sono fermamente convinto che il fenomeno di Los Angeles esprimeva un carattere ostile nei nostri confronti, così come penso che siano una i continui rapimenti da parte degli alieni ai danni degli esseri umani. Ci sono stati altri casi molto simili a quelli di Los Angeles, uno di questi è accaduto in Iran.

Fonte: collinder.com

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