mercoledì 22 febbraio 2012

GJ 1214b: il pianeta "d'acqua"



Un pianeta acquoso e con una spessa atmosfera di vapore ha lasciato stupiti gli astronomi; il corpo celeste è stato ribattezzato GJ1214b, ed è 2,7 volte più grande della Terra, ma pesa quasi sette volte tanto.
GJ1214b orbita attorno a una stella nana rossa, a una distanza di due milioni di chilometri, suggerendo delle temperature che possono raggiungere anche i 200C.
Gli astronomi ritengono che il pianeta sia da inserire in una classificazione del tutto nuova rispetto agli altri corpi celesti conosciuti; la miscela di acqua e le alte temperature aprono ampi scenari a studi molto più approfonditi. La nuova Super Terra ritorna quindi alla ribalta; la prima notizia della sua scoperta risale infatti al 2009, quando era stata localizzata nella costellazione dell’Oficuo, una scoperta non ulteriormente approfondita in quanto su pensò che fosse avvolta da una nube densa formata da idrogeno ed elio.
La più recente osservazione, condotta attraverso il telescopio spaziale Hubble, ha invece fugato ogni dubbio e GJ 1214b è risultato essere diverso da tutti gli altri pianeti conosciuti;
La sua densità è di appena 2 grammi per centimetro cubo e poiché l'acqua ha una densità di un grammo per centimetro cubo e la densità media della terra è di 5,5 grammi per centimetro cubo, GJ 1214b possiede molta più acqua di quanta ce ne sia sul nostro pianeta e molta meno roccia. Questa però non è la sola notizia interessante; le alte temperature e le pressioni elevate, infatti, potrebbero dare origine a materiali esotici.
In questo caso si avrebbero formazioni quali il ghiaccio bollente e l’acqua superfluida, scenari del tutto nuovi alla nostra esperienza scientifica e possibili spie di scenari ancora sconosciuti alle nostre osservazioni.
Sulla scorta delle prime osservazioni si pensa che GJ1214b potrebbe essersi formato lontano dalla sua stella, in una zona dove il ghiaccio era abbondante, per poi migrare verso l'interno, attraversando l'area “abitabile” della stella, dove le temperature di superficie sarebbero simili a quelle della Terra. L’intera ricerca è stata pubblicata sul sito dell’Astrophysical Journal.

Fonte e credit immagine: http://www.telegraph.co.uk/science/space/

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