giovedì 25 marzo 2010

Il tempio più antico del mondo


Gobleki Tepe, una collina nel sud est della Turchia: a nord maestose montagne coperte di foreste, a est la pianura di Harran di biblica memoria, a sud il confine con la Siria.
In questo contesto, secondo l’archeologo Klaus Schmidt, si trova il luogo esatto nel quale, per la prima volta, l’uomo iniziò ad erigere i suoi templi in onore della divinità.
La scoperta, effettuata sotto la supervisione di un team di quaranta ricercatori, potrebbe rivoluzionare l’intera storia della civiltà; un sito costruito 11.500 anni fa, circa 7.000 anni prima della Grande Piramide (basandosi sulle datazioni ufficiali), e più di 6.000 anni prima di Stonehenge.
Dalle rovine, ancora in fase di studio, emergono pian piano i tratti di una civiltà antica e, per molti versi, sconosciuta; i primi rilevamenti portano all’idea di un popolo in transizione, cacciatori nomadi che si avviano verso l’agricoltura e le prime forme di città.
Dopo anni di paziente ricerca, Schmidt ha portato alla luce quello che ritiene essere il primo tempio eretto dall’uomo, il primo complesso religioso distribuito su tutta la collina e composto da cerchi di pietre levigate a forma di enormi T, e che sembrano quasi evocare gli enormi monoliti dell’isola di Pasqua.
Anche se non delle stesse proporzioni del già citato Stonehenge, il cerchio più grande misura 30 metri di larghezza, i pilastri sono alti 17 metri, e il numero delle rovine che vengono alla luce e sempre in crescente aumento.
Le nuove scoperte effettuate a Gobekli Tepe potrebbero rivoluzionare e ridisegnare i contorni dell’archeologia ufficiale.
Credit foto: Berthold Steinhilber

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