martedì 16 marzo 2010

Amazzonia: un nuovo enigma


Una civiltà sconosciuta che costruiva terrapieni ortogonali geometricamente perfetti, collegati da strade dritte, sfruttando sia le pianure alluvionali che la montagna; questi i primi risultati evidenziati da alcune foto satellitari scattate nella foresta pluviale.
Il sito in questione, individuato come area di disboscamento per agevolare il pascolo nell’alto bacino amazzonico, si è rivelato essere la culla di una misteriosa civiltà che potrebbe rivaleggiare, per lo sviluppo raggiunto, a quella Incas o Azteca.
Sul lato est delle Ande, per circa 250 chilometri, oltre duecento strutture gigantesche prospettano l’esistenza di un popolo ancora sconosciuto; nonostante siano già venuti alla luce strumenti di pietra, frammenti di ceramica e altri manufatti, i ricercatori impegnati in questa scoperta, ritengono che si tratti soltanto di un decimo della reale portata di queste antiche meraviglie.
La nuova scoperta riapre la questione relativa alla storia dell’Amazzonia; si è sempre pensato a questo luogo come fisiologicamente inadatto ad ospitare una grande civiltà, parzialmente abitato da piccole tribù primitive e non stanziali.
I nuovi ritrovamenti sembrano suggerire nuove prospettive storiche , e viene a questo punto da chiedersi se la fantasia che ispirò Conan Doyle per il suo “The Lost World”, e che guidò Fawcett alla ricerca della misteriosa città di Z, non trovi molto presto un reale riscontro.
Fonte e credit foto: Discovery News

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