giovedì 10 marzo 2011
Ufo e apparizioni mariane
La fede è un moto dell’anima, un sentimento strettamente personale che nasce spontaneamente dentro ognuno di noi, si esprime sotto diverse forme e percorre strade note soltanto al nostro bisogno di spiritualità; non ha nulla a che vedere con le istituzioni fisiche che si erigono come sue manifestazioni visibili su questa terra, esse sono degli uomini, fatte dagli uomini e da loro gestite.
Precisati questi concetti non ci si stupisca leggendo il titolo di questo post, qui non si dibattono i temi della fede, bensì alcune osservazioni fatte in merito ai fenomeni delle apparizioni Mariane e a una loro possibile connessione con alcune manifestazioni tipiche in ambito ufologico.
Tutto quello che verrà discusso, comprese le opinioni, i dubbi e le risultanze tratte da alcune statistiche, non vuole necessariamente inserirsi nell’eterno dibattito tra fede e razionalismo.
Negli anni che vanno dal 1830 al 1989 si sono registrato ben 165 fenomeni di apparizioni Mariane, con dei picchi significativi in alcuni periodi, e più esattamente: 7 apparizioni nel 1933, 11 nel 1947, 8 nel 1948, 6 nel 1949.
Tutti questi fenomeni, alcuni ampiamente accettati dalla Chiesa Cattolica, altri ancora in discussione, altri ancora tollerati ma non acclamati come verità di fede, hanno interessato diverse località del mondo, geograficamente lontane tra loro e sostanzialmente differenti per cultura, credenza e stato politico.
Si tratta di sicuro di eventi ampiamente documentabili, vista anche l’enorme quantità di testimoni, ma quasi tutti trattati quasi sempre dal punto di vista religioso.
Questo “senso unico”, dettato ovviamente dal fatto che le apparizioni Mariane, proprio per lo stesso nome che portano, sembrano essere materia esclusiva della Chiesa, ha portato a distogliere lo sguardo da tutta una serie di fatti, circostanze e coincidenze che potrebbero fornire una ben diversa spiegazione del fenomeno, o almeno, di parte di essi. Questo articolo si occupa proprio del lato meno propagandato delle Apparizioni e, lontano dal volersi schierare dietro una sorta di scetticismo fideistico, tenta di fornire un diverso strumento di verifica rispetto ai fatti accaduti.
Paragonare le apparizioni Mariane ai fenomeni UFO potrebbe apparire a molti come un vero e proprio sacrilegio, ma come dicevamo in apertura la fede e la ricerca sono due “materie” molto differenti tra loro, che non necessariamente vanno in contrasto; forti di questo pensiero proviamo quindi ad analizzare e comparare alcuni fenomeni che sicuramente vanno oltre la pura coincidenza e lasciano spazio a diverse congetture.
La maggior parte dei “beneficiari” di queste apparizioni sono dei bambini, stessa tipologia di testimoni diretti è riscontrabile nei casi di incontri ravvicinati con entità aliene, in particolare in molti casi di abduction.
I messaggi rilasciati durante le apparizioni Mariane trattano in modo particolare di imminenti catastrofi e contengono severi ammonimenti e ancor più severi precetti.
Una situazione analoga è riscontrabile nelle testimonianze dei contattati, dove si parla di messaggi che non debbono essere rilevati o che possono esserlo soltanto in parte, dove le rivelazioni sono spesso annunci di imminenti catastrofi, evitabili a patto che l’uomo si penta e freni la propria degenerazione morale.
Le modalità di apparizione non si allontanano molto dalle strane somiglianze fin qui riscontrate; una delle coincidenze più interessanti è data dalla costante presenza di nuvole in entrambi i fenomeni: la Vergine si presenta sopra una nuvola o avvolta in essa, ma anche durante gli avvistamenti si riferisce di oggetti nascosti o improvvisamente sbucati dalle nubi, accompagnati da sibili e ronzii che allo stesso modo vengono riferiti durante le apparizioni Mariane.
Uno di questi casi, confortato dalle testimonianze di centinaia di persone, è avvenuto a Fatima, dove molti asserirono che l’apparizione della Vergine era preceduta da una sorta di esplosione, e lo stesso accadeva quando la figura spariva; analogamente moltissimi testimoni di avvistamenti UFO riferiscono di strane esplosioni che precedono o chiudono l’avvistamento stesso.
Molti fedeli presenti sui luoghi del miracolo hanno descritto la loro esperienza visiva con questi termini: “…una nave molto luminosa…”, oppure: “…un disco interamente circondato da una luce abbagliante…”; descrizioni tipiche di avvistamenti UFO a distanze molto ravvicinate.
Ci troviamo quindi in presenza di avvenimenti che trovano ampia disponibilità di interpretazione in entrambi i sensi e la comparazione delle ricerche effettuate da due studiosi portoghesi, entrambi con scopi diversi e ignari del lavoro che stava svolgendo l’altra persona, lascia perplessi quando viene evidenziato che nello stesso periodo, sia il grafico degli avvistamenti UFO che quello delle apparizioni Mariane, riportano un andamento dei fenomeni pressoché coincidente.
Riassumendo le informazioni relative a questi fenomeni e alla loro comparazione con la casistica UFO avremo:
Apparizioni circondate da un alone di luce tale da impedire la corretta visuale di quanto accade realmente.
Luminosità intensa accompagnata da fenomeni uditivi quali suoni, rumori e ronzii.
Testimoni che presentano un forte stato di alterazione emozionale, paura e senso di pace fusi insieme che spesso portano ad un cambiamento radicale della personalità e della propria linea di pensiero.
Apparizioni che si verificano mentre il testimone si trova da solo, lontano da centri abitati e in stato di rilassamento o comunque in atteggiamento di normale quotidianità.
Su una scala temporale, le apparizioni di breve durata non sembrano lasciare alcuna traccia sul testimone, mentre quelle più lunghe o che si protraggono nel tempo ne alterano spesso i comportamenti.
Chiunque si interessi di Ufologia non avrà problemi a riconoscere i tratti tipici di un incontro con entità o mezzi alieni nelle casistiche appena esposte.
E’ possibile che forme di vita differenti dalla nostra si mostrino sotto l’apparente aspetto di apparizioni Mariane? Prendendo spunto da questo quesito e cercando di ragionare come probabile entità in cerca di un contatto con una civiltà diversa dalla propria e magari non pronta ad un tale evento, sarebbe logico pensare che l’unico modo per mostrarsi senza effetti collaterali sarebbe quello di usare una immagine visiva già nota e accettata. Questo presupposto è valido in entrambi i sensi, risulta infatti per un testimone molto più semplice attribuire l’oggetto della sua visione a qualcosa di trascendentale ma già noto come l’immagine della Vergine, che non ad una sconosciuta entità che desterebbe paura e timore.
Tralasciando un ipotetico campo di studio che coinvolgerebbe una analisi psicologica dei testimoni stessi, le coincidenze tra apparizioni e avvistamenti risultano essere troppe anche per fare un discorso di casualità e non sarebbe da scartare una componente diversa dal tema religioso.
Abbiamo accennato al fatto che esiste un gran numero documentato di apparizioni, certo si tratta di una quantità che non abbraccia completamente il fenomeno ma che si limita a ricordare gli avvenimenti più conosciuti, più eclatanti o, comunque, quelli che sono stati oggetto di studio e divulgazione anche da parte della chiesa cattolica.
Statisticamente, sottraendo il numero di testimonianze ritenute false o comunque frutto di menti agitate e visionarie, gli avvistamenti UFO e le apparizioni sarebbero quasi equivalenti da un punto di vista numerico; lo stesso discorso vale per le indagini svolte in entrambe le situazioni.
Il fenomeno dell’insabbiamento delle prove, sia esso materiale che devoluto ad una cosciente cattiva informazione, non risparmia neanche il mondo delle apparizioni Mariane; non dimentichiamo che difficilmente la Chiesa ha dato credito ai presunti testimoni, molte dure inchieste sono state portate avanti nei loro confronti, senza lesinare a volte anche una certa durezza nei modi.
Nonostante le apparizioni Mariane, come già detto, abbiano il maggior numero di testimoni mai incontrato in fenomeni del genere, le notizie trapelate in merito allo svolgimento dei fenomeni sono molto controverse, reticenti e spesso incomplete.
Esaminando le testimonianze rese pubbliche dopo le varie inchieste si nota subito come la descrizione eclatante del fenomeno sia devoluta soltanto ai diretti interessati, i quali non ricordano o non sanno esattamente descrivere cosa realmente hanno visto. I restanti testimoni, spesso nell’ordine di centinaia di persone, fanno tutti scena muta; molti non hanno visto, alcuni non ricordano, altri tacciono. Non esistono prove visive delle apparizioni, solo testimonianze scritte o ricordi strappati quasi a forza a distanza di molti, troppi anni dall’avvenimento.
Soprattutto in merito a questa ultima affermazione, escludendo alcune foto sbiadite di luci più o meno appariscenti e molto più vicine alle riprese UFO di questi ultimi anni, risulta strana l’assenza di materiale fotografico; premesso che sarebbe plausibile in tempi nei quali l’uso della fotografia non esisteva oppure nei casi di apparizioni che si sono risolte in brevissimo tempo, questo atteggiamento è invece inspiegabile quando si era in grado di fotografare e nessuno, stranamente, lo ha fatto.
Il riferimento ai fenomeni accaduti a Fatima risulta ovviamente chiaro; i fatti accaduti in Portogallo richiamarono centinaia di persone, compresi molti esponenti del Vaticano, tutti assistettero al famoso fenomeno del sole, eppure le uniche testimonianze ritraggono persone che osservano sbalordite il cielo; cosa stavano osservando? Perché nessuno fotografò, e si era in grado di farlo, ciò che stava accadendo in alto?
Ma forse la domanda vera e propria dovrebbe essere un’altra, molto più insidiosa e preoccupante: dove sono finite le riprese in video e foto delle apparizioni di Fatima?
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