lunedì 1 novembre 2010

Microsoft e il contatto alieno


“Sette”, il Magazine del Corriere della Sera (numero del 28 ottobre 2010) alimenta il dibattito, già in atto negli ambienti ufologici italiani, in merito alla figura di un ambasciatore per gli alieni.
La notizia, come molti ricorderanno, rimbalzò per alcuni giorni in rete, venne in seguito smentita e successivamente confermata, anche se in minima parte.
Questa volta a scendere in campo è Paul Allen, socio fondatore di Microsoft insieme al più noto Bill Gates; il team di scienziati, avvocati e filosofi che gestirà questo primo contatto si chiama Post-Detection Science and Technology Taskgroup, finanziato in gran parte dalla famosa società produttrice di software.
A guidare il team sarà Paul Davies, cosmologo e astrobiologo inglese, oltre che professore all’Arizona State University.
Proprio le sue dichiarazioni sono state responsabili del riacutizzarsi del dibattito; Davies infatti sembra proprio convinto che l’invasione aliena, sia pure in maniera pacifica, sia già iniziata.
Questi alcuni passaggi dell’intervista rilasciata alla giornalista italiana Sara Gandolfi:
…la civiltà più vicina, presumibilmente, è a non meno di un migliaio di anni luce da noi, così adesso loro vedrebbero la Terra come era mille anni fa, nel 1010, ben prima che inventassimo i radiotelescopi... gli alieni potrebbero iniziare a trasmettere segnali radio verso di noi quando riceveranno i nostri, ossia tra circa 900 anni, poi, ce ne vorrebbero altri 1000 perché la loro risposta arrivi…
Si tratta ovviamente di un periodo di tempo fin troppo lungo, ma anche su questo aspetto Davies si dimostra abbastanza ottimista, intende infatti impiegarlo scandagliando l’universo alla ricerca di “segnali alieni”.
Di cosa si tratta esattamente?
Lasciamo rispondere lo stesso cosmologo: “…discariche nucleari, tracce di ingegneria mineraria nel sistema solare, messaggi sotto forma di informazioni digitali cifrate all’interno del Dna di organismi terrestri…
Pur non nascondendo qualche dubbio in merito a quanto sta accadendo in casa Microsoft, non ci resta che prendere atto di questa nuova iniziativa e continuare a seguirla per accertare che non sfoci nella solita trovata pubblicitaria, evento che, in mancanza di nuovi dati scientifici sui quali lavorare, sembra quello più probabile.

Fonti:

http://misterobufo.corriere.it/2010/10/ufo_xfiles_alieni_et_ovni_incontri_ravvicinati_abduction_disclosure_seti_.html

Credit foto: themovieplanet.wordpress.com

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