domenica 3 giugno 2012
USA: Memorie Ufo distrutte
Forse non saranno in molti a conoscere il nome di David Aaron, così come non saranno in molti a sapere della vicenda che lo ha recentemente coinvolto e che, direttamente, riguarda gran parte della memoria ufologica.
I fatti ai quali si fa riferimento sono quelli accaduti nel luglio 2011 a Calimesa (Riverside County, California), fatti che non hanno avuto grande risalto da parte dei media, probabilmente perché riguardano un settore dell’ufologia al quale ormai si fa poco riferimento ma che, allo stesso tempo, è parte integrante di un periodo storico nel quale è nata e si è portata avanti la raccolta di documentazione che costituisce oggi il patrimonio mondiale della casistica ufologica.
In un solo pomeriggio è andata perduta per sempre la più vasta collezione di audio, video, registrazioni e ritagli riguardante il mondo degli Ufo; il tutto è realmente accaduto in una casa di Calimesa sotto gli occhi della proprietaria (Sherry, ex fidanzata di Aaron) che a detta del comune viveva in una abitazione considerata pericolosa per la salute.
Proprio nel garage veniva custodita la collezione di David Aaron, tutta incentrata sull’ufologia e contenente pezzi unici, assolutamente insostituibili.
Aaron era molto noto nel 1990 come proprietario di una delle più imponenti raccolte di materiale a tema Ufo, comprese molte interviste amatoriali; era stato anche invitato dal MUFON, per il quale aveva curato una relazione dal titolo “Video Ufo da tutto il mondo”, così come era stato anche citato in un articolo del 1994 apparso sul Time Magazin e curato da Harvard John Mack.
Tutto questo materiale è stato rimosso dall’agenzia incaricata dal comune di bonificare la casa; materiali che partivano dal 1986, audio e video datati 1947, una collezione che continuò ad essere alimentata fino al 2005.
I giovani appassionati degli anni ’60, i ricercatori degli anni ’80 e le stesse televisioni locali, quando si era alla ricerca di materiale per discutere sugli Ufo, avevano un unico motto: “…se David non lo possiede nel suo archivio…allora non è disponibile da nessuna parte…”.
Ma veniamo ai fatti…nel luglio del 2011 Aaron riceve una telefonata da parte della sua fidanzata, la quale lo avverte che sta per perdere la casa; quando David arriva sul posto gli uomini in tuta bianca del Comune hanno ormai quasi finito il loro lavoro; centinaia di nastri estremamente rari sugli Ufo erano ormai andati distrutti.
Non si trattava certo di roba di poco conto: 1200 rare registrazioni di programmi radiofonici, alcune delle quali introvabili in tutto il mondo, l’intervista fatta da Walt Whitmore a Mac Brazel sull’affare Roswell nel 1947, la registrazione del 1958 della voce del Maggiore Donald Keyhole ai microfoni della CBS Radio (documento particolarmente importante in quanto conteneva anche l’audio di quando i militari costrinsero i produttori a spegnere i microfoni).
Altro materiale distrutto riguarda una rara intervista del 1960 ai coniugi Betty e Barney Hill protagonisti del famoso caso di rapimento, una raccolte di indagini su audiocassetta condotte dal NICAP, e questi sono soltanto una minima parte, la punta dell’iceberg rispetto all’enorme quantità di materiale che non esiste più.
Secondo Aaron esistevano circa 1400 audiocassette, tutte le newsletter del NICAP, centinaia di riproduzioni di lettere del Dipartimento di Stato e dell’FBI.
Qualcuno ha tentato di insinuare il dubbio di un complotto, probabile si sia trattato di una semplice fatalità, rimane il fatto che proprio qualche giorno prima David aveva telefonato a Sherry avvertendola che avrebbe spostato la collezione dal garage perché non poteva più mantenere la casa.
Nessuno, fino ad allora, si era interessato di quella costruzione fatiscente, meta di gatti randagi e probabile focolaio di infezione per i bambini che giocavano nelle vicinanze…perché la macchina comunale si è mossa subito dopo la telefonata? David Aaron non aveva mai rivelato dove custodisse la sua collezione ufologica.
Complotto o meno, fatalità o assurda tragedia, rimane il fatto che si tratta di una grave perdita per gli studiosi, gli storici e i ricercatori, una perdita della quale nessuno ha sentito il bisogno di parlare, e questo è di certo il fatto più emblematico.
Fonte e credit foto: http://www.topsecretwriters.com/
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