La Casa Bianca risponde alla petizione degli ufologi che chiedeva la diffusione di informazioni segrete circa la presenza di extraterrestri sulla Terra; il comunicato, molto sintetico ed estremamente diplomatico lascia spazio ad alcune riflessioni.
Leggiamo innanzitutto cosa scrive Phil Larson in qualità di portavoce presso l’ufficio di Scienza e Tecnologia della Casa Bianca: “…Grazie per aver firmato la petizione che chiede all’Amministrazione Obama di ammettere una presenza extraterrestre qui sulla Terra. Il governo degli Stati Uniti non ha alcuna prova che qualunque forma di vita esista al di fuori del nostro pianeta, o che una presenza extraterrestre abbia contattato o intrattenuto rapporti con qualunque membro della razza umana. Inoltre, non esiste alcuna informazione credibile che suggerisce che qualunque prova sia nascosta all’occhio della popolazione. Tuttavia, ciò non significa che il tema della vita oltre il nostro pianeta non sia discusso o esplorato. Difatti, vi sono diversi progetti che stanno lavorando verso l’obiettivo di comprendere se la vita può svilupparsi ed esistere lontano dalla Terra."
A questo segue l’elenco dei principali progetti che operano nel campo della ricerca di forme di vita extraterrestri; si parla ampiamente del SETI, del Progetto Keplero e del Mars Science Laboratory.
La conclusione è quasi scontata, anche se in qualche punto sembra lasciare aperto un minuscolo spiraglio, soprattutto quando si accenna al crescente numero di scienziati e matematici che credono alla possibilità di un pianeta, diverso dal nostro, che possa ospitare forme di vita da qualche parte tra miliardi e miliardi di stelle.
La chiusura del comunicato è quasi scontata: le possibilità di contatto sono quasi nulle, l’America non possiede alcuna evidenza di presenze aliene sulla Terra e non ha mai occultato alcuna prova in merito alla questione extraterrestre, anche perché tali prove sono inesistenti.
Per chi voglia leggere il testo completo questo il link
Risposta White House
Alcune riflessioni sono quasi d’obbligo: bisogna innanzitutto ammettere che, in ogni caso e nonostante la laconica e scontata risposta, almeno una risposta è stata data; in altri periodi e altri contesti la petizione sarebbe già finita nel cestino della carta straccia.
In secondo luogo possiamo almeno consolarci con il fatto che questo avvenimento costituisce la prova evidente dell’assoluta mancanza di volontà della presidenza Obama rispetto alla tanto reclamata Rivelazione.
Spesso mi sono ritrovato a dover scrivere in merito a questo argomento, commentando negativamente quanti continuavano a diffondere notizie riguardanti una ormai imminente rivelazione da parte di Obama. Il presidente USA, la sua amministrazione e gli Stati Uniti in generale, non hanno mai pensato ad una tale soluzione, non rientra nei loro interessi.
Di certo notizie del genere hanno fatto la fortuna di alcuni siti e blog che vivono sull’allarmismo e su una idea dell’ufologia più “cinematografica” che non aderente alla realtà, oggi la risposta della Casa Bianca spero abbia finalmente messo a tacere queste voci.
La terza considerazione è più una serie di domande…se non sono mai esistite prove sull’ipotesi extraterrestre, se tutto è chiaro e semplice, per quale motivo gli USA (e non soltanto loro) continuano a mantenere atteggiamenti reticenti? Perché tutto è facilmente spiegabile in presenza di una semplice petizione messa in rete e diventa invece complicato e nebuloso quando si deve rispondere su fatti, incidenti e testimonianze? Se è tutto spiegabile quali sono le prove inoppugnabili che rendono finalmente comprensibili e accettabili i casi storici della letteratura ufologica?
Non basta la firma della Casa Bianca o della NASA per rendere credibile il fatto che non esistano prove, che nessun Cover Up è mai stato messo in atto e che l’ipotesi extraterrestre è una moderna chimera, a queste affermazioni devono seguire prove convincenti, le stesse che vengono richieste a chi non la pensa esattamente così.
Nessun commento:
Posta un commento