lunedì 19 aprile 2010

Su Marte una miniera a cielo aperto



Dopo lo ziqqurat sumero, il Dott. Angelo Carannante, presidente del Centro Ufologico di Benevento - Mars Group Campano, annuncia un’altra straordinaria scoperta sul Pianeta Rosso. Il mondo degli ufologi, degli archeologi e degli scienziati più aperti è letteralmente sotto shock. Marte non finisce mai di stupire! Oramai può essere dato per certo che su di esso, c'è o c'è stata una civiltà evoluta. Come anticipato pochi giorni or sono, in occasione della notizia relativa alla scoperta di uno ziqqurat sul Pianeta Rosso, avevamo in serbo altre novità. Susciterà sicuramente clamore quest’altra rivelazione dell’ ing. Ennio Piccaluga. Ebbene, su quel lontano corpo celeste, il noto direttore della rivista Area di Confine ha evidenziato quella che sembra essere a tutti gli effetti una miniera a cielo aperto, come confermato da un ingegnere minerario da lui stesso interpellato. Nel suo meticoloso lavoro di ricerca, Piccaluga, analizzando le immagini provenienti dal lontano sito, si imbatteva nella foto di fig. 1. Quale non è stato il suo stupore quando nella parte superiore sinistra di essa notava uno strano particolare che sembrava avulso dal paesaggio circostante e che stonava con esso. La foto, assolutamente eccezionale inviata dalla sonda spaziale europea Mars Express, non lascia dubbi. Nella foto 2 troviamo il particolare di fig. 1 ingrandito. Le pareti sono lavorate in modo simmetrico e regolare, proprio a dimostrazione dell’artificialità del sito. La stessa ESA, prima di rendere pubbliche queste foto “inusuali” ha aspettato ben due anni. La cosa non può che deporre a favore della natura artificiale della località marziana, come si ricava anche dalla foto 3. In essa notiamo i tipici terrazzamenti delle miniere a cielo aperto sulla Terra, come si vede dalle foto 4, 5 e 6 scattate appunto sulla terra e che servono da comparazione. Ma l’elemento dell’immagine di Marte che ha lasciato letteralmente di sasso gli studiosi è la scritta, si proprio una scritta, visibile in alto a destra nella foto 2, composta di caratteri simili a quelli di una scrittura adoperata sulla Terra in tempi antichissimi. Ebbene, affidata all’attenzione del semiologo americano Patsy Nicolas di Falco essa è stata decifrata e conferma ulteriormente che, con elevata probabilità, siamo in presenza di un sito artificiale. Gli esperti, quando si sono trovati di fronte alla traduzione, non credevano ai loro occhi ed hanno controllato e ricontrollato. Allora, ricapitolando,con molte probabilità abbiamo su Marte: uno ziqqurat come quelli edificati dai sumeri sulla Terra, una miniera a cielo aperto con una scritta che, tradotta secondo una antica scrittura di derivazione sumera, lascia poco margine a eventuali dubbi.
I Sumeri, in antiche tavolette, hanno sempre raccontato i viaggi da e per Marte compiuti dagli Anunnaki, il popolo venuto dal cielo ed artefice dell’evoluzione della civiltà umana. Pian, piano, tutti i tasselli stanno prendendo il loro giusto posto e stanno rivelando delle strutture intelligenti sul Pianeta Rosso che gli enti spaziali, non si sa bene perché, tardano a rendere di pubblico dominio. Oserei dire che, se non siamo di fronte a siti artificiali, la natura dopo aver imparato a costruire ziqqurat sul suolo marziano ha anche imparato a scrivere. Ma questo non è tutto: c’è ancora dell’altro su questo misterioso ed affascinante corpo celeste…..

Il Centro Ufologico di Benevento Mars Group Campano
Presidente: dott. Angelo Carannante

www.elleepi.com/mars
angelo.carannante@hotmail.it

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